PROSA | Il mercante di Venezia

Data

24 Apr 2024

Ora

8:30 pm

Luogo

Sala M1 - Teatro Massimo
Cagliari

di William Shakespeare,
traduzione Masolino D’Amico
con Franco Branciaroli Shylock Piergiorgio Fasolo Antonio Francesco Migliaccio Salerio / Doge

e in ordine di apparizione Emanuele Fortunati Solanio / Principe di Marocco, Stefano Scandaletti Bassanio, Lorenzo Guadalupi Lorenzo, Giulio Cancelli Graziano / Principe di Aragona, Valentina Violo Porzia, Dalila Reas Nerissa, Mauro Malinverno Lancillotto / Tubal, Mersila Sokoli Jessica

regia e adattamento Paolo Valerio

scene Marta Crisolini Malatesta,
costumi Stefano Nicolao,
luci Gigi Saccomandi
musiche Antonio Di Pofi,
movimenti di scena Monica Codena
produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Centro Teatrale Bresciano, Tea- tro de Gli Incamminati

Con i suoi potenti temi universali “Il mercante di Venezia” di William Shakespeare pone al pubblico contemporaneo questioni di assoluta necessità: scontri etici, rapporti sociali e interreligiosi mai pacificati, l’amore, l’odio, il valore dell’amicizia e della lealtà, l’avidità e il ruolo del denaro.

Paolo Valerio firma il raffinato allestimento che vede protagonista – insieme a una compagnia di dieci attori – Franco Branciaroli nel ruolo di Shylock, figura sfaccettata, misteriosa, crudele nella sua sete di vendetta, che spiazza gli spettatori, risvegliandone una corrispondenza emotiva che mira alla compassione. A Shylock, ebreo e usuraio, si rivolge Antonio, ricco mercante veneziano, che pur avendo impegnato i suoi beni in traffici rischiosi non esita a farsi garante per l’amico Bassanio che ha bisogno di tremila ducati per armare una nave e raggiungere Belmonte, dove spera di cambiare il proprio destino. Shylock, che prova livore verso i gentili e sete di vendetta per il disprezzo che gli mostrano, impone una spietata obbligazione: se la somma non sarà restituita, egli pretenderà una libbra della carne di Antonio, tagliata vicino al cuore.30

Il nucleo del testo, imperniato sull’evolversi dello scellerato patto sottoscritto da Antonio, si intreccia alle vicende vissute dagli altri personaggi, che contribuiscono alla creazione di una complessa architettura drammaturgica, basata su simmetrie e specularità dense di senso. C’è la dimensione di Belmonte, sorta di Arcadia, dove la nobile Porzia si concederà in sposa solo al pretendente che risolverà un enigma, scegliendo quello giusto fra tre scrigni. Specularmente agisce Jessica, bellissima figlia di Shylock, che si unisce a un cristiano e fugge rubando un anello appartenuto alla madre. E se Porzia e Bassanio declinano il loro amore in modo “alto”, più popolare ma simmetrico appare il rapporto fra l’amico di lui – Graziano – e Nerissa, fidata cameriera di Porzia. Sarà l’intelligentissima dama “en travesti” a intervenire come avvocato in difesa di Antonio, quando questi – perdute le sue navi – si troverà nella drammatica condizione di pagare la cruenta obbligazione a Shylock.

In questo nuovo allestimento di uno dei testi più complessi del Bardo, Franco Branciaroli è il carismatico protagonista di un mondo mutevole e vibrante di personaggi, che incarnano inquietudini, chiaroscuri e complessità di modernità assoluta.

 

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